Cos'è?

Il dolore alla spalla è il dolore che sentiamo all'altezza della spalla e del muscolo deltoide quando muoviamo un braccio, quando lo alziamo, quando portiamo la mano dietro la schiena, quando solleviamo un oggetto per portarlo in alto o la notte, se ci addormentiamo con la spalla sotto al corpo.

Qual è la causa del dolore alla spalla?

Spesso la causa del dolore alla spalla è una problematica legata alla cuffia dei rotatori.
I problemi alla spalla che originano dal lavoro sono prevalentemente da sovraccarico, cioè da troppo carico, dovuti quindi dagli stessi movimenti che vengono ripetuti più volte nell'arco della giornata, da attività di sollevamento di pesi con la mano sopra alla linea della spalla o da mansioni pesanti a cui la nostra muscolatura e i nostri tendini non sono abituati.


Come faccio a sapere se houn problema alla cuffia dei rotatori?

Partiamo intanto con una descrizione semplice della “cuffia dei rotatori”, che è un insieme di tendini (sottoscapolare, sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo) che “avvolge” la spalla e la mantiene nel suo centro di rotazione durante i vari movimenti, garantendone quindi la stabilità e l'efficacia del movimento.
Esistono decine di test clinici di contrazione contro resistenza per verificare la dolorabilità o meno dei vari tendini che compongono la cuffia dei rotatori, di solito è meglio rivolgersi al fisioterapista di fiducia o all'ortopedico se si sente dolore ad alzare il braccio o a mettere la mano dietro la schiena.

Cosa fare?

Per prima cosa assicurarsi di non scatenare la sintomatologia ogni giorno ripetendo più volte il movimento doloroso. Se il corpo ti dice di “non alzare il braccio” attraverso il dolore, qualcosa vorrà pur dire.
Oltre a rispettare i sintomi bisogna rivolgersi a un fisioterapista per capire quali movimenti è meglio continuare a fare e quali invece limitare per un periodo di tempo, che chiameremo riposo funzionale.

Cosa non fare?

Evitare oli, creme e pomate miracolose, sono inefficaci. Evitare trattamenti osteopatici e manipolativi, la soluzione passa attraverso l'esercizio attivo.

Quali esami posso fare?

L'esame strumentale più immediato che si può fare per valutare la cuffia dei rotatori è l'ecografia muscolotendinea, che può darci un'idea dello stato di salute del tendine.
Se invece abbiamo il dubbio che il problema possa essere più serio allora l'esame da fare è una Risonanza Magnetica.

Quali terapie?

Le terapie dipendono dalla valutazione che avremo fatto in un primo momento: se si tratta di una tendinopatia l'approccio sarà prevalentemente attivo con esercizi isometrici, movimenti attivi assistiti per recuperare il range of motion, esercizi concentrici e eccentrici per recuperare la forza e movimenti funzionali per preparare il ritorno al lavoro e allo sport.
Per la gestione del dolore e la stimolazione metabolica dei tendini possono essere di grande aiuto alcune terapie fisiche come la tecarterapia, la TENS e la laserterapia.

 

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