Gli ultrasuoni sono una terapia “antica” (utilizzata per la prima volta nel 1938 nel trattamento di una sciatalgia) che però può avere ancora una sua utilità nel trattamento di determinate patologie.


Per prima cosa cerchiamo di capire come fa il manipolo degli ultrasuoni a scaldare: gli ultrasuoni generati creano una vibrazione alla frequenza di circa 1 MHz che attraversa i tessuti che andiamo a trattare; questi tessuti, attraversati dagli ultrasuoni, entrano anche loro in vibrazione ottenendo come risultato un dispendio energetico e la produzione di calore: su questi principi si basa l’effetto curativo degli ultrasuoni, che rilassano la muscolatura e sciolgono le contratture.

Si tratta di una terapia molto precisa e localizzata, che raggiunge una profondità di circa 4 cm, senza possibilità di interferire con le restanti parti del corpo. La loro precisione li rende ottimi nel trattamento dei trigger point miofasciali, in particolare dell'area cervicale e dell'arto superiore; mentre la scarsa profondità che raggiungono li rende una terapia meno efficace nei grandi gruppi muscolari della zona lombare, dell'anca e degli arti inferiori.

Come per le altre terapie fisiche, vale anche qui il discorso sull'utilizzo del movimento, dell'esercizio terapeutico e dei “compiti a casa” per poter realmente risolvere una problematica, per poter tornare a muoversi come prima e migliorare la qualità della propria vita.

Per cosa sono indicati?

CERVICALGIA +++        CERVICOBRACHIALGIA +++         CEFALEA MUSCOLOTENSIVA +++
DOLORE MUSCOLARE INTRASCAPOLARE +++        EPICONDILITE +++         EPITROCLEITE +++
DOLORE ASPECIFICO DI SPALLA ++         DITO A SCATTO ++

Whatsapp
Invia